NON C'E' MAI UNA FINE - Intervista Premio Midolini 2020

"Non c'è mai una fine" Elecle, Premio Midolini 2020 ( Ph: Carlo Stragapede )
 

 

 Intervista Premio Midolini 2020

COSA VUOL DIRE PER TE FARE ARTE OGGI ?

Oggi ci sono varie forme d'arte vissute in modo diverso, per quello che mi riguarda è superare ogni corrente in questo fiume in piena che è il presente, disconnettersi da questa invasione di immagini e parole che si espandono ininterrottamente e, raggiungere uno "stato" di isolamento concentrazione e riflessione dove il fare diventa ricerca e sperimentazione a 360 gradi.  Quando poi arriva il momento di rendere fruibile al pubblico il proprio lavoro, viene richiesto il massimo/subito e, in questo caso bisogna essere preparati perchè non c'è mai una fine.

QUALI SOGGETTI PREDILIGI CREARE ?

Non ho scelto i soggetti ma i materiali, i quali mi permettono di creare forme e figure per lo più umane, plasmate, avvolte e collocate in uno spazio. Rivalutare ad esempio polimeri, plastiche e bitumi è per me una forma di rispetto verso materiali contemporanei che hanno comunque una loro storia vissuta e un rinnovamento, le figure ricreate diventano essenziali e riflettono nuove e possibili "immagini".

QUALI SONO LE TUE FONTI DI ISPIRAZIONE ?

Tutto è fonte di ispirazione anche l'oggetto più banale o la persona più umile. Nell'Arte abbiamo alle spalle un secolo di sperimentazione che ha rotto con coraggio molti schemi e creato nuovi linguaggi, non mi sento di prediligire un artista o un filosofo rispetto a un altro, stimo tutti e sono per la libertà di espressione di ognuno. Negli ultimi miei viaggi ho ammirato alcune esposizioni che mi sono piaciute molto, ad esempio la perfezione nella trasgressione delle opere fotografiche di Robert Mapplelthorpe, le installazione sempre coinvolgenti di Antony Gormley, la serie inetrminabile di self-portraitdi Cindy Sherman, l'evoluzione negli anni nella pittura, della sintesi e del figurativo di Klaus Mehrkens e anche Emilio Vedova a Milano, ultima mostra curata da Germano Celant, una graffiante e violenta presenza espressiva. Tutto quello che viviamo è fonte di ispirazione.

QUALE SARA' IL RUOLO DELL'ARTE IN FUTURO ?

Tutti parlano di un nuovo rinascimento, dal mio punto di vista l'uomo si è reso conto della propria debolezza, vulnerabilità e solitudine. Io credo che intraprenderà un nuovo percorso alla riscoperta dei valori perduti, è necessario "un cambiamento di rotta" per capire le vere necessità, per sopravvivere e costruire un futuro migliore e, allora, ogni forma d'arte avrà un posto privilegiato.

 

L'Atleta -  opera vincitrice del Premio Midolini


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